Artiglio del Diavolo, benefici per la salute. 🌿
Artiglio del diavolo, i suoi usi in erboristeria.
Articolazioni
Parti utilizzate:
La radice e i tuberi
Componenti principali:
– Glucosidi principalmente arpagoside
– Zuccheri principalmente tetrasaccaride stachioso, saccarosio e monosaccaridi.
– Triterpeni
– Fitosteroli, principalmente beta-sitoserolo, stigmasteroro e loro glucosidi
– Flavonoidi incluso kampferolo
– Arpagochinone
Azione:
Antinfiammatorio, antispastico, ipocolesterolemizzante, leggermente analgesico, principio amaro coleretico, linfodrenante.
Un po’ di storia:
Conosciuto come rimedio antireumatico, ma non se ne conosce l’uso tradizionale. Tra le tribù africane le donne ingeriscono la pianta polverizzata e la applicano sull’addome durante il parto per ridurre il dolore. E’ un forte amaro tonico paragonabile alla radice di genziana.
In commercio si trova prevalentemente la radice in toto, mentre la parte attiva è solamente la radice secondaria, perciò è preferibile rivolgersi a preparazioni titolate e standardizzate.
Efficace nei disturbi funzionali della cistifellea e del circolo enteroepatico. Aiuta a ridurre i lipidi nel sangue diventando così il rimedio perfetto per l’anziano artritico, dislipemico e sovrappeso.
L’arpagoside (principio attivo dell’artiglio del diavolo) che è stato isolato nel 1962, tuttavia la pianta intera ha un potere superiore rispetto al principio isolato, inoltre sembra non avere potere antidolorifico ma il miglioramento sembra dovuto alla riduzione dell’infiammazione.
Recenti studi (effettuati su circa 400 persone) suggeriscono che abbia un effetto stimolante sul sistema linfatico con effetti disintossicanti. La sua funzione è decisamente più attiva su infiammazioni i medio livello che su fenomeni acuti. L’uso per avere risultati è di 6/7 giorni di assunzione di almeno 600/1200 mg al giorno.
Controindicazioni:
come tutti gli antiffiammatori può dare risposte negative a persone sofferenti di problemi gastrointestinali, nella litiasi biliare va somministrato con cautela.
Silvana Gambaro