LA “CRONOBIOLOGIA”. 🌿
VIVERE SEGUENDO LA “CRONOBIOLOGIA”
By Silvana Gambaro
UN PO’ DI STORIA
La cronobiologia è l’insieme dei ritmi vitali con cui il processo di animali e piante divide il tempo sistematicamente. La scoperta risale al settecento da parte dello scienziato francese Jean Jacques Dortous de Mairan attraverso lo studio del movimento foliare delle piante. Linnaeus in seguito progettò un orologio floreale che indicava l’ora del giorno osservando il momento in cui il fiore si schiudeva. Notando ore diverse. In tempi recenti (1924) uno studio importante sviluppò una nuova disciplina (eliobiologia) che, censurata, non vide la luce sino a 40 anni più tardi. Lo studio riguardava i parametri del sangue e elettromagnetici degli eritrociti (globuli rossi). Questa importante branca biologia studia i fenomeni periodici ciclici, ossia quei sistemi alternati che vengono sincronizzati da fattori ambientali, un disturbo di questi ritmi alternati possono creare squilibri e causare malesseri di varia natura.
L’OROLOGIO BIOLOGICO INTERNO
Il giorno e la notte sono i ritmi circadiani indispensabili alla vita, così come noi la conosciamo.
La fase giornaliera (ergotropica), il nostro organismo produce energia aumentando l’attività metabolica, per sostenere la nostra attività giornaliera
La fase notturna (trofotropica) dedicata al sonno e al rigenero cellulare e produzione di sostanze atte a sostenere il sistema immunitario, serve soprattutto a ricaricare l’ organismo dell’energia spesa durante il giorno.
Che cosa regola il nostro orologio biologico?
E’ a partire dalla Medicina Tradizionale Cinese che nasce che nasce il pensiero olistico che tutto l’Universo sia sincronizzato, attraverso un sistema ritmico (esattamente come l’orologio) La nostra sintonizzazione avviene in modo inconscio e in modo ancestrale si rifà al ritmico nascere del giorno che termina all’inizio della notte in una continua alternanza.
Durante l’arco della giornata esiste un picco di massima attività legato ad ogni singolo organo nella sua massima attività e logicamente esiste un periodo di inattività della stessa fase.
Per iniziare la fase del Polmone, lo consideriamo il punto di partenza e iniziamo a seguirne i tempi:
Massima attività del Polmone dalle 3 alle 5, periodo di inattività dalle 15 alle 17.
Ogni respiro ci mette in contatto con l’ambiente e interscambia sostanze: riceve ossigeno e elimina anidride carbonica, ma non solo. a livello emozionale corrisponde la capacità di lasciar andare. In quelle ora la maggior quantità di produzione della melatonina (un ormone secreto dalla ghiandola ipofisaria) predispone al rilassamento e alla tranquillità. Per contro in caso di stress o pensieri negativi il risveglio precoce impedisce un sonno ristoratore.
Massima attività dell’Intestino Crasso tra le 5 e le 7, fase di inattività tra le 17 e le 19
Accogliere è l’emozione che riguarda l’intestino. Predispone al riassorbimento dei liquidi e necessita del massimo stato di relax. Come per il polmone, lo stato evacuativo a livello fisico, ma anche psicologico ed emozionale.
Massima attività dello stomaco tra le 7 e le 9, fase di riposo dalle 19 alle 21.
Tutti gli organi delegati alla digestione partendo dallo stomaco hanno una prima attività nelle ore mattutine e la fase di riposo di sera e di notte. Dobbiamo considerare che avidità e “essere famelico” include sia il cibo che tutto ciò che noi svolgiamo durante la giornata e che avvertiamo come “impegno”. Allo stato di stress si riconosce ormai da tempo la responsabilità di disturbi gastrici e ulcere
Massima attività di Milza-pancreas dalle 9 alle 11 fase di inattività dalle 21 alle 23
Elementi delegati allo stimolo e produzione delle difese immunitarie attraverso la trasformazione dei cibi in energia, dal punto di vista emotivo, milza pancreas trasforma opinioni e convinzioni proprie sulla base di stimoli esterni.
Massima attività del Cuore dalle 11 alle 13, fase di riposo dalle 23 all’1. Esso è il centro del nostro piccolo microcosmo, nel cuore albergano i sentimenti e si richiama la connessione cuore/cervello per arrivare alla completezza. Esistono molti modi per incicare il cuore come elemento fisico che appartiene più di altri organi all’emotività.
Donare il cuore a qualcuno, prendersi a cuore, parlare con il cuore in mano. Alcuni dei modi di dire che fanno meglio comprenderne l’importanza.
Trale 11 e le 13 (momento della massima attività cardiaca) è opportuno evitare sforzi fisici o stress ed eventualiinterventi chirurgici.
Massima attività dell’Intestino tenue dalle 13 alle 15 fase di riposo dall 1 alle 3
A questo organo è delegato il compito di assimilare gli alimenti, da questo punto parte la digestione vera e propria, o il rifiuto del cibo o sostanze di disturbo. Identicamente indica la capacità ddi scelta, di decidere ciò che è meglio. La chiarezza che dà forza al corpo e alla mente.
Riposare nell’ora post-prandiale tra le 13 e le 14,30 può risultare molto salutare e utile per ricaricare le batterie.
Massima attività della Vescica urinaria dalle 15 alle 17 fse di riposo dalle 3 alle 5.
Nelle ore diurne la massima attività atta a eliminare liquidi, e conseguentemente scorie. Un buon momento per una pausa in cui bere liquidi che attivino il drenaggio. Il risveglio durante le ore notturne può indicare uno stato infiammatorio della vescica urinario. Emotivamente può riguardare l’abbandono, l’eliminazione di troppi carichi, eccessivi stati d’ansia.
Massima attività dei Reni dalle 17 alle 19, fase di riposo dalle 5 alle 7.
Nel rene alberga la paura, ma anche l’inizio della vita stessa (intesa come vita energetica) La paura è un sentimento salvifico, è il polo opposto della sicurezza, e deve essere considerata un campanello dall’arme che scatta quando si è in pericolo. La calma aiuta e sostiene il rene.
Massima attività del Mastro del Cuore dalle 19 alle 21, fase di riposo dalle 7 alle 9.
Questo non è un organo definito bensì un meridiano protettore del muscolo cardiaco. Importante ossigenare il sangue nell’ora di massimo picco, con un rituale di respirazione adatta a rigenerare il circolo sanguigno.
Massima attività del Triplice riscaldatore dalle 21 alle 23, fase di riposo dalle 9 alle 11.
Questo meridiano non è associato ad alcun organo e la sua attività giova al rilassamento prima di addormentarsi. Importante il suo equilibrio per regolare il funzionamento di tutti gli altri organi, ma soprattutto tra l’interno e l’esterno.
Massima attività della Cistifellea dalle 23 all’1, fase di riposo dalle 11 alle 13.
La cistifellea soffre quando andiamo di fretta, ad essa si attribuisce la collera, nella dinamica lessicale “sputare bile” o “farsi una bile…” indica spesso uno stato di iper funzione